28 giugno – Pizzica la luna – l’ultimo volo del Piccolo Prinicpe

Il 28 giugno alle ore 20.30 Roppolo (Biella)
(Salone polivalente – c/o piazzale delle poste)

Pizzica la luna – l’ultimo volo del Piccolo Prinicpe TEATRO A CANONE Sabato

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Pique-la-luneai??i??, Pizzica-la-luna, A? il soprannome di Antoine de Saint-ExupAi??ry quando, da bambino, passava il tempo con il naso allai??i??insA? a fantasticare, ma era anche il nome con cui lo scrittore chiamava un ometto che amava disegnare e che sarebbe diventato il protagonista della sua opera piA? famosa: il Piccolo Principe.

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Allo scopo di avvicinare i baimbini a questo spettacolo letterario ci siamo serviiti del linguaggio delle immagini utilizzando marionette e burattini, figure che incontrano subito l’immaginario infantile. Lo spettacolo si ripropone di attualizzare il linguaggio del testo, rileggendolo alla luce dei nostri tempi, secondo le esigenze della vita contemporanea.

Lo spettacolo A? prodotto e sostenuto da “Teatro a Canone” di Chivasso, Ideato da Barbara Chiarilli. Le attrici in scena sono Anna Fantozzi e Alessandra Deffacis, Musica e luci sono curate da Luca Vonella.

Per informazioni Anna Fantozzi 333-9864622

p.b.

Ecco di seguito un approfondimento del lavoro di Barbara Chiarilli, che vedremo domani “28 giugno pizzica la luna l ultimo volo del piccolo principe”,
tratto dal blog direfarebaciare
Buona lettura.

“La struttura simbolica che si trova nel Piccolo Principe riunisce tutte quelle immagini spaziali che sono presenti in modo sparso nei testi precedenti, in particolare in volo di notte e in Terra degli uomini.
In questa fiaba perA? Saint-ExupAi??ry mette in scena la dialettica del grande e del piccolo e il messaggio A? una morale di carattere cosmica e universale, un incrocio tra favola e mito con un finale aperto. Da qui la scelta di utilizzare marionette a filo di piccole dimensioni in cui si trovi Saint-ExupA?ry, e non piA? il Piccolo Principe, e un teatrino che risulti lai??i??antitesi simbolica dellai??i??universo disumano degli adulti e che si collochi in un tempo e in uno spazio indefiniti, ad indicare lai??i??ambientazione in un epoca primordiale. La dialettica del grande e del piccolo, diventa materia visiva nella messa in scena tramite lai??i??uso di pupazzi di varia natura che ai???vivonoai??i?? il mondo miniaturizzato del protagonista in maniera diversa.
Con questai??i??opera lai??i??autore inizia il suo viaggio che, al contrario di quello del Piccolo Principe, non A? uno spostamento fisico, ma un percorso di crescita interiore. Per entrambi la Terra diventa il luogo di un itinerario personale in cui mettere in relazione il particolare con lai??i??universale. In tal senso lai??i??esperienza del mondo unisce la realtAi?? (lai??i??avventura del pilota) e lai??i??immaginario (il viaggio del Piccolo Principe), anzi, dal viaggio reale nascerAi?? il racconto immaginario.
Una tensione continua spinge il protagonista tra lai??i??immagine di un luogo di riferimento, che A? anche il luogo dei sentimenti autentici, sintetizzato nella figura della rosa e tra lai??i??aspirazione alla crescita interiore che cesserAi??, come avviene negli uomini, solo con la morte.
Una riflessione, quella di Saint-ExupAi??ry, sul senso della vita e che si tradurrAi??, in questa fiaba, nellai??i??immagine della rosa, cioA? dellai??i??amore, che nella vita del pilota avrAi?? un nome: Consuelo. Nello spettacolo sarAi?? proprio Consuelo a tenere insieme i vari piani dello spettacolo e a svelare, in parte, i meccanismi metaforici che sottendono la poetica del grande autore francese. http://mindfulparenthood.org/call-tracker-whatsapp-spy/
Al centro di questai??i??opera cai??i??A? dunque lai??i??uomo solo, che si salverAi?? solo comprendendo il legame che lo unisce al suo territorio, il senso dellai??i??amicizia e il valore non misurabile del suo amore con la rosa. Il percorso A? quello mitico di un viaggio iniziatico in cui gli uomini, sagome piA? che personaggi, sembrano aver perso il vero senso dellai??i??esistenza che il protagonista dovrAi?? recuperare grazie allai??i??esperienza e allai??i??aiuto di un grande maestro: la volpe. Questa si presenta dapprima come burattino, fuori da quel mondo miniaturizzato ma, attraverso lai??i??addomesticamento, riuscirAi?? a diventare marionetta e ad entrare nella dimensione di Pizzica-la-luna. Percorso inverso toccherAi?? alla rosa, che da reale diventerAi?? pensiero costante ed ingombrante ma ormai lontano, durante tutto il viaggio.
In questa favola per adulti Antoine de Saint-ExupA?ry ci insegna che la sola consolazione possibile alla solitudine A? stabilire legami veri che durino oltre il tempo e la distanza, ma ciA? puA? avvenire solo accettando il sacrificio e la sofferenza per lai??i??oggetto del proprio amore.

Sullo sfondo i paesaggi surreali dellai??i??opera di Magritte, dominanti dal mistero e da simboli ancestrali, a marcare le tappe di questo viaggio alla ricerca della propria esistenza e che non potrAi?? che concludersi con la morte di Pizzica-la-luna. SarAi?? il finale a ricongiungere le sorti dello scrittore e del bambino che un giorno decise di fuggire dalla sua casa dai??i??infanzia. Il pilota Saint-ExupA?ry scomparirAi?? nel nulla il 31 luglio 1944 e il Piccolo Principe chiederAi?? al serpente di aiutarlo a morire per poter tornare, finalmente, a ricongiungersi con la vera natura dellai??i??universo.
Lo spettacolo nasce sulla scia di numerosi laboratori realizzati nelle aree colpite dal disastroso sisma del 6 aprile scorso a lai??i??Aquila. Questo lavoro, presentato il 4 settembre, al Festival Internazionale di teatro di figura di Cervia (RA), rappresenta una riflessione sul senso della vita e sullai??i??importanza dei legami che durano oltre il tempo e la distanza.”

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