La finestra sui corti n° 11

Di Andrea Sottile

Fantasmagorie : Emile Cohl (1908)

Nel cinema di animazione tutto è possibile. Un attore in carne e ossa non può rimpicciolirsi o trasformarsi in un fiore e una bottiglia, di regola, non può camminare. A differenza del cinema cosiddetto “dal vero”, i disegni animati non sono obbligati a tener conto di come funziona la “realtà”. Possono infischiarsene non solo della logica, del senso e del buon senso, della verosimiglianza, ma anche delle leggi elementari della fisica. E non occorrono trucchi o effetti speciali, perché il mondo di cartone è già in sé stesso un trucco, un’invenzione folle, una diavoleria. La libertà assoluta è la cifra di quest’arte e i primi creatori di disegni animati se ne resero conto immediatamente. Questo film di Emile Cohl del 1908, considerato il primo vero cartone animato della storia, ce ne offre un esempio illuminante.

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